mercoledì 6 marzo 2013

Portiamo i nostri piccoli


L'importanza di portare i bambini in fascia risisede soprattutto nel bisogno di contatto. Per nove mesi il bambino è stato a stretto contatto con le pareti dell'utero e questo gli ha permesso di percepire in modo molto forte l'odore, i rumori del ventre materno e la voce della mamma. Al momento della nascita è importante cercare di mantenere il contatto e la vcinanza tra mamma e bambino per questi motivi. Tuttavia, anche molto molto dopo la nascita, almeno fino a che la nostra schiena può reggere è preferibile tenerli vicini a noi con fasce portabebè o simili per lo sviluppo del cosiddetto contatto positivo e per tanti tanti altri motivi.
Provo ad elencare qualcuno dei motivi :
  • comodità: soprattutto nei primi mesi portare il bambino con sè è molto molto più comodo del passeggino.  La comodità ovviamente non è solo nostra ma soprattutto loro. Ricordiamoci che la posizione che assumono i bimbi nella fascia ricorda molto quella fetale.
  • attaccamento positivo: si sente dire spesso che i bambini portati vogliono sempre stare in braccio. Questo non è assolutamente vero. Invece, possiamo dire che il portare favorisce l'attaccamento positivo e quindi l'autonomia del bambino che sviluppa la sicurezza e la fiducia nella soddisfazione dei suoi bisogni.
  • fortemente rilassante: la posizione e il contatto favoriscono il rilassamento dei piccoli che solitamente si addormentano o comunque non piangono.
  • contenimento e protezione: è come se il bambino si trovasse ancora in utero
  • maggior coinvolgimento: il bambino portato è maggiormene coinvolto nelle attività quotidiane e ne prende parte attivamente. Il bambino può osservare e imparare tutto quello che fanno i genitori.
  • maggione comunicabilità: è più facile avere un contatto visivo, uditivo e tattile con un bambino che è alla nostra altezza. 
  • per i nati prematuri o in caso di nascita difficoltosa i bambini portati trovano un aiuto nel superare il trauma della nascita 

Io e il mio Faber al suo 8° giorno di vita


Io e il mio Faber a 17 mesi

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